Dieci studentesse e studenti della classe 4E hanno avuto la possibilità di partecipare ad una visita didattica avente la finalità di ridefinire analiticamente sul filo della memoria i tristi avvenimenti connessi alla giornata del Ricordo. L’Istituto Nautico intende ringraziare il sign. Alessandro Altin per l’importante guida in un percorso educativo storico e memorialistico basato sul Ricordo dell’Esodo imposto alle Genti Fiumane, Giuliane, Istriane e Dalmate a partire dal secondo conflitto mondiale per giungere a conclusione negli anni Cinquanta del Novecento e oltre. La scelta operata delle tappe ha opportunamente fatto riferimento al mai negletto metodo regressivo della Scuola Annales (Storia sociale e geografia umana). Si è proceduto quindi da fatti storici più recenti per regredire seguendo il filo della memoria emotiva, non prescindendo dalla cultura materiale (monumenti, interventi di protagonisti, oggetti poveri parlanti…); questo si rivela sempre un buon metodo di comunicazione divulgativa soprattutto nei confronti delle giovani generazioni.
Le tappe storico narrative hanno avuto il loro punto di partenza nella visita al Tempio Mariano di Monte Grisa: da un voto (1944-45) di monsignor Antonio Santin arcivescovo di Trieste e Capodistria e per volontà di papa Giovanni XXIII° l’edificazione di un tempio mariano nella cui Chiesa inferiore conserva gli altari sacri delle principali Località dell’esodo. Completamento nel 1965 e consacrazione 1966.
Quindi l’emozionante visita al Campo profughi di Padriciano: Museo dell’Esodo primi anni ’50, ambientazione e riferimento alla cultura materiale definita anche da interventi memoriali di protagonisti.
Successivamente si è visitata la Foiba di Basovizza: Monumento Nazionale (1943-45 Maggio titino a Trieste e ancora nei primi anni ’50 nella zona B del TLT previsto dall’articolo 21 del trattato di Parigi fra l’Italia e le potenze alleate del 1947).
La conclusione del percorso ha visto l’ultima tappa svolta in Croazia a Piemonte d’Istria e Località limitrofe: zona di confine tra la Jugoslavia titina, primo passaggio verso la zona B del TLT, per poi procedere nella zona A (Trieste) al fine di evitare le persecuzioni (commovente visita alle tombe che hanno raccolto le spoglie di Giovani Italiani catturati e massacrati dalle truppe titine 1943 – 54 e oltre).
“La breve cronistoria di una giornata a tema credo abbia creato e/o rafforzato la consapevolezza sia dei giovani, sia degli adulti”, conclude il prof. Braini che ha accompagnato le studentesse e gli studenti durante la visita didattica.
Trovate di seguito il link al servizio andato in onda durante il TG2 delle 20.30 del 09/02/2019:
http://www.tg2.rai.it