PROGETTO “NUOTO E ACQUATICITÀ ”

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Continua a riscuotere parecchio successo il Progetto NUOTO E ACQUATICITÀ ‘” anche per l’anno scolastico corrente!

Attività promossa ormai da decenni, prevede la partecipazione degli studenti e delle studentesse delle prime tre classi dell’Istituto Tecnico Nautico.

Le classi, a settimane alterne, durante le ore di Scienze Motorie vengono seguite dall’ espertissimo Istruttore di nuoto e Salvamento Romano Papagna nella Piscina Comunale Bruno Bianchi di Trieste. Oltre ad essere preparati per acquisire, consolidare e perfezionare i quattro stili di nuoto, gli Studenti/esse vengono adeguatamente istruiti sul come muoversi in acqua in condizioni di difficoltà.

Il corso, voluto fortemente dal Dipartimento di Scienze Motorie, dà la possibilità a tutti gli allievi/e di uscire dal corso di studi con le dovute competenze natatorie per affrontare al meglio il mondo del lavoro legato al mare e non solo.

Nelle foto gli allievi della PRIMA C.”

attività PROGETTO “NUOTO E ACQUATICITÀ ” attività del PROGETTO “NUOTO E ACQUATICITÀ ”

“L’uso della tecnologia per il miglioramento delle condizioni di lavoro e la promozione della salute” Workshop organizzato dal Prof. Marco Rizzo

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02 febbraio 2024

Nell’ambito delle iniziative finalizzate all’orientamento pianificate dalla scuola, gli studenti di quinta del dipartimento odontotecnici hanno partecipato a un workshop sulla prevenzione delle malattie professionali e degli infortuni nel laboratorio odontotecnico organizzato dal professor Marco Rizzo, tutor del Corso di Studi in Tecniche della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro, dell’Università di Trieste.

L’esperto esterno ha trattato il tema dell’esposizione al rumore e alle nanoparticelle durante le lavorazioni odontotecniche. Dopo un’introduzione teorica dell’argomento, gli studenti e le studentesse hanno effettuato delle prove strumentali in laboratorio, negli ambienti scolastici e nelle pertinenze della scuola avvalendosi di un rilevatore portatile di nanoparticelle e di un fonometro.

L’esperienza è servita agli studenti a constatare l’importanza del rispetto delle regole di comportamento impartite dai docenti di laboratorio per lavorare in sicurezza. E’ stata anche un’occasione per aumentare la consapevolezza della presenza di nanoparticelle nell’aria degli ambienti chiusi e aperti e dell’impatto notevole delle emissioni da parte dei veicoli motorizzati sulla qualità dell’aria.

 

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