Lunedì 20 gennaio si è tenuto il secondo appuntamento del progetto della Nuova biblioteca del Nautico “Scrittori in biblioteca”: questa volta, ospite dei giovani lettori del Nautico è stato lo scrittore triestino Pino Roveredo che ha incontrato, in due momenti distinti, gli allievi delle classi 1 A, 2 A, 2 C, 2 D, 2 E, 3 D, 4 C.
Roveredo, vincitore di un premio Campiello nel 2005 con “Mandami a dire”, ha catturato una platea attentissima e partecipe attraverso un racconto autobiografica ricco di avvenimenti drammatici lungo un percorso di vita accidentato ma sorprendente. Sempre attento ai temi del sociale, Roveredo si dichiara un “autista di parole”: suo compito, ha detto, è quello di salvarsi dando voce agli ultimi che da sempre rappresentano il suo mondo letterario.
I ragazzi sono intervenuti ponendo delle domande sui libri letti in classe, in particolare su aspetti personali dell’autore che da anni svolge attività di operatore culturale nelle carceri, nelle strutture dedicate al recupero dalle dipendenza e dal disagio mentale.
Durante l’incontro si sono fatti riferimenti ai seguenti libri, tutti editi da Bompiani:
Capriole in salita, 1996
Caracreatura, 2007
Ballando con Cecilia, 2000
Mio padre votava Berlinguer, 2012
Tira la bomba, 2017
Ci vorrebbe un sassofono, 2019