Comunicato FLC CGIL 17 settembre 2020

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Seminari sul lavoro ATA nell’emergenza sanitaria
e revisione dei profili

#ATAnews è una rassegna specificatamente dedicata dalla FLC CGIL nazionale al personale ATA. Propone periodicamente un riepilogo correlato alle notizie più significative, pubblicate sul sito nazionale per valorizzare la collocazione dei lavoratori ATA nella vertenza generale sulla professionalità e sul contratto. È un resoconto centrato sulle nostre attività politico-sindacali-legali e sui risultati ottenuti.

In questo numero ci soffermiamo con degli approndimenti sul ciclo di seminari di formazione svolti a fine luglio assieme ai lavoratori, ai dirigenti ARAN e a quelli del Comitato tecnico scientifico che, lo ricordiamo, supportano il Capo del Dipartimento della Protezione Civile nelle attività finalizzate al superamento dell’emergenza epidemiologica da Covid-19.

Scarica il n. 7/2020.

Comunicato [FLC CGIL] 16 settembre 2020

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La scuola riparte, ma è importante
non spegnere i riflettori sui suoi problemi

“Pur nell’estrema varietà delle situazioni delle nostre 8.094 scuole, la scuola riparte. C’è chi è in affanno e chi è pronto, chi ha già la mensa allestita per partire e chi invece dovrà aspettare, chi attende i banchi monoposto e chi ha dovuto usare la fantasia per riorganizzare, ma ogni scuola è tesa alla ripartenza. E tutto questo ci racconta del grande senso di responsabilità e dell’impegno straordinario dei dirigenti scolastici, degli insegnanti, dei collaboratori scolastici, delle famiglie e naturalmente degli studenti, che hanno fatto davvero ogni sforzo per riuscire a riaprire in presenza”. Così Francesco Sinopoli, segretario generale della FLC CGIL, intervenendo il 14 settembre all’Assemblea generale della Cgil.

“Come FLC CGIL – aggiunge il dirigente sindacale – sentiamo di dover ringraziare la comunità educante se, in tempi così faticosi e pieni di paure, si dà avvio ad un anno scolastico seppur pieno di insidie e problemi ancora non risolti. La scuola riparte perché ha una forza intrinseca straordinaria, la consolidata capacità di resilienza di oltre 1 milione di donne e uomini che la amano, che per essa hanno passione e rispetto, e per essa lottano ogni giorno, contro ogni difficoltà. È stato così nei mesi del lockdown, quando la chiusura ha imposto lezioni a distanza e ha fatto smarrire relazioni umane decisive. La scuola si è risollevata e ha risposto come poteva, con le poche armi che aveva”.

“Già ad aprile avevamo indicato la strada per riaprire in presenza e in sicurezza – sottolinea Sinopoli – investimenti in personale, in edilizia scolastica, procedure straordinarie per coprire quanto più possibile i posti liberi di docenti e Ata. Come era nostro compito, abbiamo denunciato la vistosa perdita di tempo prezioso, l’incapacità di rispondere all’emergenza delle cattedre vuote con l’assunzione di personale in modalità semplificata. In tutti questi mesi abbiamo lavorato per risolvere problemi concreti come il Protocollo per lo svolgimento degli esami di maturità in presenza, il Protocollo del 6 agosto per la riapertura di settembre, la soluzione del problema dei lavoratori fragili. Più volte l’abbiamo ribadito: la pandemia cambierà l’Italia e la sua scuola, ma occorre una soggettività diversa, diversa da quella che ha parlato finora di riforme epocali ignorando il protagonismo di chi la scuola la fa. Invece abbiamo assistito ad un congelamento delle relazioni sindacali, fino alla disgustosa accusa di essere ‘sabotatori’”.

“Oggi, nel giorno in cui la scuola riparte facciamo in modo che non si spengano i riflettori su di essa – conclude Sinopoli – eliminazione della povertà educativa nel sud e nei territori deprivati, generalizzazione della scuola dell’infanzia, aumento del tempo scuola, fine delle classi pollaio, edilizia moderna, banda ultra larga per ogni scuola, collocazione di un assistente tecnico in ogni scuola del primo ciclo e di un collaboratore scolastico in più per ogni plesso del Paese, risoluzione del problema del precariato con un concorso ogni tre anni per tutte le figure professionali e il riconoscimento dei diritti acquisiti per chi ha lavorato per tre anni da supplente coerentemente con la normativa europea. Queste le basi del programma per una scuola che inveri l’articolo 3 della Costituzione e che sosterremo con le lotte a partire dalla giornata di mobilitazione di Priorità alla scuola del 26 settembre: Senza scuola non ci sono diritti.

La scuola è la priorità del Paese. Video intervista di Collettiva a Francesco Sinopoli

Comunicato [FLC CGIL] 09 settembre 2020

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Scuola: ancora troppi i problemi da risolvere,
prima di tutto le cattedre vuote

Sono tanti i provvedimenti che mancano, a pochi giorni dall’inizio della scuola, per assicurare il rientro in sicurezza e garantire il diritto allo studio e non si tratta solo di mascherine e di banchi monoposto, anche se ad oggi ne abbiamo disponibili solo 100.000 su 2.400.000.

Siamo davanti innanzitutto all’enorme problema dei posti vuoti, effetto anche dell’impuntatura del Ministro Azzolina, che non ha voluto assumere con procedura semplificata il personale con tre anni di servizio per poi procedere successivamente alla sua selezione e che in tal modo ha allontanato la possibilità di avere 32.000 posti docenti in più coperti a settembre.
Dai decreti pubblicati sui siti ufficiali degli uffici scolastici regionali emerge che le immissioni in ruolo, ad oggi, sono poco più di 22.000 su un contingente di 85.000, meno del 30% dunque di quanto autorizzato, mentre le richieste per la call veloce come era largamente previsto, superano di poco le 2.000 unità.
Il numero delle supplenze per quest’anno forse non arriverà a 250.000 come sostiene Azzolina, ma di sicuro raggiungerà l’altrettanto spaventosa cifra di 200.000 unità.

Sono necessari provvedimenti straordinari sugli organici, anche su quello ATA, che, vista l’esigenza di costante igienizzazione richiesta dalla pandemia, va profondamente rivisto assicurando in ognuno dei 42.000 plessi scolastici italiani, almeno 1 collaboratore scolastico in più.

Per i docenti dell’organico aggiuntivo bisogna eliminare la stortura che ne consente il licenziamento senza alcun indennizzo in caso di didattica a distanza e superare le norme che impediscono di convocare un supplente fin dal primo giorno di assenza del titolare (questa possibilità non deve valere solo per gli eventuali supplenti nominati per l’emergenza COVID).

Tantissime segreterie sono senza direttore dei servizi, il concorso per queste figure ha coperto solo 1.100 posti sui 3.378 disponibili. Va risolta questa annosa questione facendo subito il concorso riservato ai Facenti Funzioni DSGA con tre anni di incarico.

I numerosi errori contenuti nelle nuove graduatorie per le supplenze (GPS) stanno mettendo a dura prova la tenuta dell’intero sistema, anche per l’indisponibilità del MI a correggerli centralmente invece di scaricare quest’onere, in un periodo di per sé complicato, sugli uffici territoriali e sulle scuole.

Mancano le disposizioni per utilizzare i “lavoratori fragili” anche laddove emergesse l’esigenza di mettere in quarantena il personale. Il Ministero batta un colpo e concordi per via contrattuale questa materia, come da impegno preso nel protocollo sulla sicurezza del 6 agosto scorso.

Occorrono misure rapide ed efficaci e relazioni sindacali costanti e corrette. Se è vero che la riapertura delle scuole in presenza e in sicurezza è la priorità delle priorità per il Paese, serve un’assunzione di responsabilità da parte del governo nel suo complesso per affrontare e risolvere questi problemi aperti.

Comunicato [FLC CGIL] 01 settembre 2020

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Scuola: il nostro fascicolo di
avvio anno scolastico 2020/2021

L’anno scolastico 2020/2021 parte tra molte e inedite difficoltà: la riapertura delle scuole in presenza, con l’incognita di una possibile nuova diffusione del contagio da Covid-19, rende problematiche le operazioni di avvio dell’anno scolastico.

Scarica il fascicolo

Certamente, come FLC CGIL, abbiamo più volte ribadito che riteniamo estremamente povero e diseguale il modello di didattica che si è dovuto realizzare a distanza durante i lunghi mesi di chiusura che hanno attraversato l’anno scolastico 2019/2020. Tantissimi studenti sono rimasti esclusi da qualsiasi forma di apprendimento scolastico, soprattutto i più deboli, coloro che per diversi motivi non ricevono supporto dall’ambiente familiare e territoriale, supporto economico, sociale o culturale; coloro che, in ragione della fascia d’età o delle diverse abilità, non sono in condizione di accedere agli strumenti informatici. Abbiamo sostenuto, pertanto, la necessità della scuola in presenza in condizioni di sicurezza.

Da subito abbiamo dato disponibilità, come è accaduto per gli esami di Stato, a confrontarci per individuare una cornice che servisse a tradurre nelle scuole le linee guida del CTS e abbiamo sottoscritto il protocollo d’intesa nazionale sulla sicurezza per garantire l’avvio dell’anno scolastico; il protocollo però non è un passepartout per riaprire le scuole, sono necessari ulteriori provvedimenti di legge ad hoc, di cui sollecitiamo l’urgente predisposizione, con un significativo cambio di rotta rispetto alle politiche di tagli che hanno attraversato la scuola.

Il nostro fascicolo di inizio anno si propone di fornire a docenti, dirigenti e personale ATA, che insieme danno forza alla comunità educante, un essenziale strumento di orientamento tra le principali novità normative che accompagneranno la scuola in questa fase complicata e difficile.

Come sempre, siamo al fianco dei lavoratori della scuola per sostenere una istituzione centrale per la tenuta democratica del nostro Paese, a tutela del diritto fondamentale all’istruzione, che la nostra Costituzione assegna al sistema scolastico.

Francesco Sinopoli
Segretario generale FLC CGIL

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