Storia
Storia del nostro Istituto percorsa per tappe.
Tutto nasce nel 1753 quando Maria Teresa D’Austria vuole creare nell’Adriatico una flotta Austriaca, per questo motivo decide di fondare a Trieste un nuovo tipo di scuola che si occupa di matematica e nautica, il fine ultimo era di addestrare al meglio i suoi “marinai”. Per la creazione di questa scuola si ispira a quella già esistente che si trovava ad Amburgo, l’imperatrice decide che questa nuova scuola sarà gestita dallo stato e la sua organizzazione sarà nelle mani dei gesuiti. Così il 13 Maggio del 1754 l’imperatrice chiede a Francesco Saverio Orlando, un padre gesuita proveniente da Fiume (Rijeka), di iniziare la creazione della scuola Nautica di Trieste. La scuola viene inaugurata il 10 Giugno 1754, ma la scuola in realtà inizia in Novembre con venti iscritti solamente.
Gli allievi che frequentano la scuola sono per lo più nobili triestini di un’età compresa tra i 25 e 30 anni, tutti Italiani.
Il corso prende il nome di “scuola di matematica e di nautica”, o semplicemente “scuola di nautica”. La scuola prevede due anni di studio, l’anno di frequentazione inizia agli inizi di Novembre e finisce alla metà di Agosto.
Nell’Agosto del 1755 arrivano solamente 17 allievi, dei 20 iscritti, ed il giorno 15 Agosto padre Francesco Saverio Orlando ne loda tre che si sono distinti per la loro bravura. Padre Francesco Saverio Orlando propone la pubblicazione delle tre tesi dei ragazzi, nel 1817 le tesi furono sostituite dagli esami pubblici dell’accademia.
Dopo i primi anni di “rodaggio” l’inizio dei corsi della scuola viene comunicato attraverso la stampa, nel 1755 padre Francesco Orlando ha la possibilità di comperare libri e strumenti per l’istituto, nel 1757 gli viene dato un assegno annuale perle spese che comportava l’istituto. Nel 1758 viene assunto un assistente per la dettatura che aiuta padre Orlando per alcuni dei suoi incarichi e che permette a padre Orlando di poter dedicare più tempo agli allievi che finivano i corsi e volevano diventare ingegneri militari.
Verso il 1760 la scuola inizia a decadere, molti ne propongono la chiusura ma l’imperatrice si batte affinché questo non avvenga poiché lei crede fermamente che la scuola possa essere un grosso aiuto per la Marina mercantile. Nel 1773 l’intendente sostiene che prima di esser chiusa la scuola questa debba esser semplicemente revisionata e propone di aspettare la fine della guerra prima di decider del futuro dei corsi. Il 14 Aprile Maria Teresa decide di trasformare la scuola Nautica in scuola filosofico – matematica, il 27 Agosto Padre Orlando vuole che per editto si pubblichi lo studio matematico – filosofico – mercantile-nautico, si formano Tre classi distinte quella per mercanti, per ingegneri o per piloti. Dopo una crisi tutte le cattedre vengono trasferite a Fiume, Trieste però rivendica la proprietà di tutti i libri e gli strumenti, con la speranza che possa rinascere la scuola, nel 1776 Vienna decide che tutti gli oggetti rivendicati devono tornare a Trieste. A Fiume la scuola non ha successo e il conte Pompeo ne chiede il ritorno a Trieste, cosa che avviene nel 1783. nell’Agosto del 1784 ricominciano i corsi con 20 iscritti e si propone che la sala del Consiglio possa ospitare gli esami. Nel 1787 ci sono molte lamentele poiché molto studenti non trovano imbarco facilmente. Dal 1809 al 18l3 ci sono molti problemi politiche e la scuola viene unita con un liceo, formando un liceo-ginnasio chiamato collegio.
Nel 1814 Trieste torna sotto il dominio austriaco e il ginnasio viene abolito e si dà vita ad un’accademia, alla quale viene unita una scuola nautica, chiamata Accademia di Commercio e Nautica.
Il 17 Maggio del 1817 viene aperta l’Accademia, gli iscritti sono 32, nel 1818 viene creata una sezione per architetti.
Nel 1820 all’istituto viene definitivamente dato il titolo di Accademia. Nel 1833 il Governo decide che l’accademia abiliti, attraverso un esame, alla professione di costruttore navale. Nel 1843 iniziano le lezioni di meccanica applicata alle macchine a vapore, nel 1844 l’accademia prende il nome di accademia di commercio e di nautica.
Nel 1856 l’accademia subisce un ulteriore cambiamento, viene innalzato il terzo piano dell’edificio che ospita le collezioni del museo di storia naturale e fauna adriatica.
Durante la guerra tutte le scuole vengono chiuse, compresa l’accademia nautica, solo nel 1918 con il passaggio di Trieste all’Italia si decide di riaprire tutte le scuole. Il 7 Gennaio 1919 riprendono le lezioni ma si fanno dei grossi cambiamenti, introducendo le ore di italiano ed eliminando molte ore di tedesco. Con molte nuove classi si decide di trasferire la sede in piazza degli Studi 1. nel Gennaio del 1922 la scuola viene dotata dell’illuminazione elettrica. Il 6 Novembre del 1922 viene fondata la sezione per i macchinisti. Il 24 Marzo del 1927 con un decreto Reale l’Istituto prende il titolo di “Tomaso di Savoia, duca di Genova”.
Nel 1928 il Consiglio dei Ministri approva l’apertura della sezione costruttori già per l’anno 1928/29, il preside chiede che l’istituto possa prendere possesso di tutto il materiale che fu della scuola superiore di costruzione navale di Trieste.
Il 1963 segna un momento molto importante nella storia del nautico, cioè l’entrata in servizio della nave scuola dell’istituto, il Borino. Nel 1988 l’istituto viene dotato di un laboratorio di informatica, nel 1990 iniziano i lavori di ristrutturazione della “stazione a mare”. Dal 2001 è attivo il corso aeronautico, assistito “alfa” ad indirizzo navigazione aerea. Nel 2003 il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti riconosce all’istituto Nautico l’idoneità allo svolgimento dei corsi per l’utilizzo dei radar.